L’attacco chiude con il botto: esulta anche Boyé. Le amnesie difensive rimangono, occorrerà trovare nuove idee. I Top & Flop di Torino-Sassuolo

Si chiude, con ieri, il campionato di Serie A 2016/2017. E il Torno ha provato a onorarlo fino all’ultimo, pur avendo poco da dire sin da febbraio. Finisce 5-3 Torino-Sassuolo, con gol di tanti giocatori, tutti diversi. Ma con anche gol subiti, che ancora una volta denotano gli errori che la squadra di Mihajlovic non è riuscita a correggere durante la stagione. Ecco i Top & Flop di Torino-Sassuolo: cosa è andato e cosa no nella sfida del Grande Torino.

TOP

LE RETI DI BOYÈ E DE SILVESTRI: finalmente! Soprattutto per l’attaccante argentino. Ci è voluta una stagione intera prima di vedergli segnare la rete numero uno in Serie A, ma questo gli può permettere di guardare al futuro con maggiore serenità. Anche lui può farcela, ed è un punto su cui ripartire. Bene anche il terzino, che con una rete si prende una piccola soddisfazione all’interno di un campionato che, a livello personale, a lui ne ha date ben poche. Il suo futuro è da scrivere: se fosse un addio, almeno l’avrebbe fatto esultando, e partendo titolare.

BELOTTI TORNA “GALLO”: 5 partite senza segnare, incaponendosi un po’ troppo e mostrando un egoismo che non gli appartiene. E, infatti, Belotti ha reso molto meno di quello che solitamente ha dimostrato di poter fare. Non ieri. Il numero 9 ha infatti giocato come per tutto il campionato, e non sembra solo una questione di moduli, ma di testa: grinta, corsa, cattiveria ma anche generosità (basti pensare all’assist bellissimo per Obi, non sfruttato, o Baselli, sfruttato). Il gol è il giusto premio. La bacchettata di Mihajlovic, di ieri sera, gli serva da lezione. Il Gallo è quello di ieri. Non di Genoa-Torino, o Torino-Napoli.

RITMI ALTI FINO ALLA FINE: ebbene sì, il Torino onora il campionato fino all’ultimo. E gioca al meglio delle sue possibilità in un incontro che non ha davvero nulla da dire. Va detto, lo fa anche il Sassuolo, e lo dimostra la tripletta di Defrel. Giusto così, naturale anzi dovrebbe essere. Ma è bello rimarcarlo. Parlando dei granata, si vede la mano del suo tecnico: grinta, voglia di vincere sempre. Anche quando non ne varrebbe, apparentemente, più la pena. È forse l’obiettivo meglio riuscito, questo, in stagione. Da qui si dovrà sicuramente ripartire.

FLOP

L’EPISODIO DI ACQUAH: non si vuole puntare il dito verso il ghanese, ma verso la situazione generale. Magnanelli e Di Francesco si infuriano, il granata forse tenta la gomitata, ma ritira il braccio. Va bene l’agonismo, in entrambi i sensi, ma proprio non ne valeva la pena. Rapuano, al suo debutto in A, è in difficoltà e fatica a tenere calmi gli animi. Un peccato. Bene fa Mihajlovic a lasciare il giocatore negli spogliatoi a fine primo tempo. Non avrebbe avuto senso incattivire ulteriormente una bella partita.

LA DIFESA GROVIERA: con 66 reti subite, quella di quest’anno è in assoluto la peggior difesa dell’era Cairo. Certo, la tattica influisce. Ma il mercato non è stato da meno. Anzi, è stato da meno: è stato sotto zero. “I miglioramenti ci sono stati, ma non possono essere infiniti” ha dichiarato candidamente Mihajlovic ieri. Un monito non da poco, per la dirigenza, chiamata ora a non farsi cogliere impreparata come l’anno scorso: servono giocatori di livello anche dietro, per poter ambire all’Europa. L’impegno da parte di tutti non è mancato, ma le amnesie di troppo l’hanno fatta da padrona. Anche ieri, contro i neroverdi, il Toro è stato troppo distratto, subendo tre gol che, senza un paio di miracoli di Hart, avrebbero potuti essere molti di più.


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ROBERTO60
ROBERTO60
8 anni fa

Per ESSERE il TORO la stagione la giudico sufficiente….

Brembogranata
Brembogranata
8 anni fa

Tra i flop ITURBE. ABoyè bisogna lasciare il giusto tempo e il giusto spazio.

tric
8 anni fa

La difesa non è migliorata mai, anzi da quando non ha più giocato Castan è sempre peggiorata.

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